Muri a secco

I muri a secco delle nostre contrade rappresentano un simbolo assoluto dell’intera Puglia, sia da un punto di vista paesaggistico che come elemento fondamentale per il fiorire dell’agricoltura.

In ambito agricolo, in particolare, i muri a secco avevano diverse funzioni: servivano innanzitutto a dividere i terreni di proprietà, e al contempo rendevano possibile la coltivazione su terreni scoscesi e la loro protezione dagli agenti atmosferici.

Con i muri si creavano infatti dei piccoli terrazzamenti che consentivano l’attecchimento della vegetazione – in particolare di alberi come ulivi, mandorli e fichi – in pochi centimetri di terra.

Il ricavato del dissodamento veniva poi utilizzato per costruire altre opere e edifici accessori, come trulli, forni, porcilaie e recinti per animali. Il tutto a costo zero, peraltro in perfetto equilibrio con l’ambiente circostante.

"Costruzioni a costo zero, in perfetto equilibrio con l’ambiente circostante."

La funzione di protezione invece era data dal fatto che i muri, essendo assemblati senza malta, facevano da filtro per l’acqua, senza trattenerla se non quando arrivava in grandi quantità. Questa era una sorta di funzione idraulica e termoregolatrice delle aree rurali, difendendole dalle piogge e dalle alluvioni, oltre che dal vento. I muri a secco erano sì recinzioni, ma in qualche modo “aperte” allo scambio ecologico con l’ambiente circostante.

In quest’ottica bisogna anzi ricordare che nella loro costruzione si teneva in conto anche la presenza animale sul territorio: alla base dei muri, infatti, venivano lasciate delle feritoie, dei veri e propri “corridoi ecologici” che consentivano agli animali di muoversi liberamente in base alle necessità alimentari. Come nel caso di altri elementi architettonici rurali, il muro a secco testimonia tutt’oggi una visione ecologica di profonda connessione con l’ambiente da parte degli abitanti di queste terre.

Un approccio capace di sfruttarne le possibilità e aggirarne i limiti senza mai smettere di rispettare la natura in cui viviamo.

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