“Sitientes venite ad aquas”

La Basilica Minore del Santissimo Rosario, per tutti i francavillesi semplicemente “Chiesa Madre”, è uno dei luoghi più importanti della città, e anche qui l’acqua gioca la sua parte

L’origine della chiesa, secondo la tradizione, è legata al ritrovamento dell’icona della Madonna nel Casale di San Salvatore, nell’attuale centro storico di Francavilla.

Dopo la scoperta, il principe Filippo d’Angiò ordinò che in quel luogo venisse edificata una chiesa nella quale conservare l’icona sacra. La chiesa che ammiriamo oggi è però molto diversa da quella delle origini. La Basilica, oggi celebre per la presenza della cupola più alta del Salento, fu infatti ricostruita dopo il terribile terremoto del 1743. Alla ricostruzione partecipò tutta la popolazione. In seguito l’edificio divenne il fulcro della vita cittadina: in essa si tenevano anche i consigli comunali.

Sulla sua bellissima facciata troviamo quindi un’altra testimonianza dell’importanza dell’acqua per la storia di Francavilla: il motto latino “Sitientes venite ad aquas”, “Assetàti, venite alle acque”, è un invito non solo ad abbeverarsi alla fonte della spiritualità e della conoscenza, ma anche ad unirsi alla nascente comunità francavillese, alla sua storia e alla sua tradizione.

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