Tutta la parte nord del territorio francavillese (“il primo gradino della Murgia”) è caratterizzata da un habitat unico, in cui ogni elemento è strettamente connesso alla presenza dell’acqua
La zona a nord del Canale Reale coincide con la prima risalita del territorio francavillese verso la Murgia. Pertanto l’area è interessata da un considerevole dislivello che consente il defluire delle acque da nord a sud, nell’alveo fluviale del Canale Reale.
L’area è interessata dalla presenza di lame e valloni che rappresentano un sistema idrogeologico importante. In particolare il vallone Bax e il vallone Bottari (col rispettivo bosco) raccolgono acqua quasi tutto l’anno; intorno ad essi è possibile rintracciare una notevole biodiversità di flora e fauna.
È importante sottolineare come l’acqua che si raccoglie in queste zone ha sempre rappresentato un serbatoio idrico per la città e per la rigenerazione della falda sotterranea, oltre che una sorta di protezione naturale contro le inondazioni e le alluvioni.
Questa funzione di regolazione idraulica è svolta anche dalle doline, veri e propri invasi in grado di raccogliere e trattenere l’acqua piovana dai terreni circostanti come fossero un imbuto, rilasciandola gradualmente nelle falde che scorrono all’interno del sottosuolo.
In particolare le doline, elementi paesaggistici molto suggestivi, rappresentano degli importanti centri di biodiversità, in quanto più umide e con acqua stagnante rispetto anche ai valloni in cui l’acqua solitamente scorre. Il dettaglio del ristagno dell’acqua non è cosa da poco, visto che ciò permette la creazione di veri e propri laghi stagionali.
Nei dintorni delle doline troviamo quindi grandi quantità di piante, insetti, anfibi e rettili, oltre a registrare flussi migratori di volatili attirati dalle favorevoli condizioni climatiche, ambientali e dalla disponibilità di acqua.
Un corso d’acqua lungo 48 km